COLORE: TONALITÀ E VALORI TONALI

COLORE: TONALITÀ E VALORI TONALI

Che differenza c’è? Due concetti ben distinti ma spesso confusi.

TONALITÀ: ogni colore ha diverse tonalità che ne cambiano l’aspetto pur mantenendo la caratteristica cromatica. È una caratteristica del colore.

VALORI TONALI: hanno a che vedere con l’aspetto del colore quando esposto o sottratto alla luce. Siamo nell’ambito del chiaro/scuro.

Possiamo infatti avere molte TONALITÀ di uno stesso colore: un colore dal tono luminoso, spento, caldo, freddo, vivace, neutro … che non necessariamente corrispondono allo stesso valore tonale.

Il VALORE TONALE o tono del colore può essere chiaro, medio, scuro (così come per le note musicali il tono può essere alto, medio, basso) ha a che vedere con il suo aspetto quando esposto o sottratto alla luce.

Puoi trovare altri approfondimenti nell’articolo COLORE: IL CHIARO-SCURO.

Riassumendo: la TONALITÀ riguarda il solo colore mentre i VALORI TONALI riguardano le diverse zone della composizione, che possono includere più colori. Possiamo dire che i valori tonali definiscono aree – principalmente tre: chiara, media, scura – in cui i colori vengono incasellati/scelti nella composizione, in base ad uno studio preliminare.

Nella scala di grigi è più facile mettere a fuoco il concetto relativamente ai valori tonali.

A sinistra i TONI CHIARI, al centro i MEZZI TONI, alla destra i TONI SCURI.

Altra cosa che mette in confusione è la luminosità del colore. Spesso viene scambiata per chiarezza. In realtà la luminosità identifica la purezza del colore. Anche i colori scuri sono luminosi quando sono puri. Trovi approfondimenti in questo articolo: COLORE: I COMPLEMENTARI

Il colore puro, luminoso, può essere chiaro come un giallo o scuro come il blu. Lo stesso colore giallo perde però tutta la sua luminosità all’ombra, ad esempio, dove appare scuro tanto da diventare un altro colore che di giallo ha, eventualmente, solo un leggero richiamo. Nel caso specifico, quando al giallo viene mescolato il viola, suo complementare, si ottiene una tonalità scura, neutra molto interessante e ricca come nell’esempio sotto riportato (Fig.2)

Allo stesso modo, il colore blu in una zona di piena luce appare chiaro. Il celeste ad esempio è un blu chiaro che però ha perso tutta la sua luminosità (Fig.2)

Da tutto questo si evince come il colore con cui identifichiamo un oggetto, sia del tutto relativo!

Quando riproduciamo qualcosa in un disegno è fondamentale tener conto delle luci e delle ombre che ne determinano il valore/tono chiaro o scuro e il contesto in cui l’oggetto si trova. Per questo è importante considerare la scena nell’insieme e semplificarla determinando da subito le tre zone: tono chiaro, mezzo tono, e tono scuro.

Nell’esempio qui sotto un PICCOLO STUDIO DEI VALORI TONALI su foglio grigio che in questo caso funge da mezzotono. I toni scuri sono stati realizzati senza tener conto delle molteplici sfumature, con la matita 2B mentre i toni chiari con un pastello bianco, anche in questo caso senza tener conto delle diverse sfumature.

Per quanto riguarda questo argomento trovi approfondimenti con molti esempi in questo articolo: DISEGNO: STUDIO PRELIMINARE DELLA COMPOSIZIONE. LE MINIATURE

PERCHÈ SONO IMPORTANTI I VALORI TONALI?

È fondamentale saper riconoscere i valori tonali di quello che riproduciamo anche perché possiamo usare delle strategie per enfatizzare o intensificare un’area che riteniamo focale per il nostro disegno.
Possono essere sapientemente usati per attirare l’attenzione all’interno di una composizione. L’occhio umano, ad esempio, viene immediatamente attirato da un elemento di luce in contrasto ad un elemento scuro perché crea il punto focale di interesse.

Saper usare le gradazioni di valore tonale è anche molto importante per creare l’illusione della profondità in un paesaggio o diversificare i piani anche in scene d’interni.

Sicuramente molto importante anche ricordare che aree di luce e buio danno un’illusione di tridimensionalità al soggetto.

Come vedere i valori tonali nel colore?

Il metodo più semplice e a portata di mano è quello di SOCCHIUDERE GLI OCCHI in modo che le ciglia rendano sfuocata la scena semplificandone le forme. Così facendo diventa molto più facile distinguere i valori tonali, siano chiari, scuri, oppure mezzi toni, perché scompaiono i dettagli e la scena ci appare con forme molto più omogenee, come nell’esempio qui sotto.

La parte più difficile, quando si tratta di distinguere i valori tonali, è quando ci troviamo di fronte ai colori saturi: socchiudendo gli occhi i colori intensi balzano fuori e la tendenza è quella dar loro un valore non corretto. Con un po’ di pratica e di esperienza sarà comunque possibile a chiunque, distinguere i toni senza difficoltà.