I SETTE CONTRASTI DI COLORI

I SETTE CONTRASTI DI COLORI

Nei contrasti affiorano le qualità essenziali e stilistiche dei colori. Perché? I nostri sensi valutano sempre mediante confronti: ad esempio una linea qualsiasi diventa corta se messa vicino a una lunga. Allo stesso modo gli effetti cromatici possono essere potenziati o indeboliti dai colori che li contrastano.

Attraverso il loro uso, i contrasti danno svariate possibilità di creare stati d’animo, emozioni e suggestivi effetti con i colori.

I sette contrasti sono: il contrasto DI COLORI PURI, contrasto TRA CALDO/FREDDO, contrasto TRA COMPLEMENTARI, contrasto DI SIMULTANEITÀ, contrasto DI QUALITÀ e contrasto DI QUANTITÀ.

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CONTRASTO DI COLORI PURI

Il contrasto di colori puri è molto chiassoso ma al contempo permette molteplici possibilità espressive: gioia, tristezza, primordialità terrestre, universalità cosmica.

L’immagine qui riprodotta è una miniatura facente parte del manoscritto “Apocalisse” del XI sec. Tutte le miniature del manoscritto presentano contrasti di colori puri, o quasi. L’intera opera ha quindi carattere astratto, surreale che ben descrive il tema dell’Apocalisse

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CONTRASTO CHIARO/SCURO

Con il contrasto chiaro/scuro si ottengono zone vivide e contrastate attraverso dei passaggi tonali del colore: molteplici passaggi danno effetto di profondità mentre usando pochi toni si ottiene l’effetto bidimensionale.

Per avere il massimo effetto da questo contrasto è necessario mantenere per ogni zona, sia in luce che i ombra, la stessa intensità tonale. Il colore perderà il suo carattere ma la composizione guadagnerà forti contrasti e suggestivi effetti di smaterializzazione.

Per creare questo contrasto è necessario valutare con esattezza il grado di luminosità e oscurità dei colori che intendiamo usare badando e non confonderli con l’intensità e la purezza del colore stesso. Difficile portare i colori alla stessa luminosità del giallo perché mescolati ad altri colori chiari perdono la loro brillantezza. Come difficile portare il giallo alla stessa tonalità scura del rosso e del blu perché perde inevitabilmente la sua caratteristica luminosa. Approfondimenti in questo articolo: COLORE: TONALITA’ E VALORI TONALI

Inoltre, combinati con il nero o con il bianco i colori perdono la loro luminosità. Trovi un esempio nel paragrafo “Gamma Tonale del Colore”  in questo articolo COLORE: IL CHIARO/SCURO

Identici gradi di luminosità e di oscurità rendono i colori affini tra loro ed è quindi importante, per la creazione dei piani, relazionarli reciprocamente e raggrupparli sulla base di equivalenti valori tonali.

In questo disegno a pastello ho creato un forte contrasto chiaro scuro. Il rosso in realtà è un colore dal valore tonale scuro ma spicca luminoso sullo sfondo nero. Trovi ulteriori studi nell’articolo L’ARTE DEL COLORE al paragrafo  “Tutto è relativo”.

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CONTRASTO FREDDO/CALDO

Il contrasto freddo/caldo permette di realizzare effetti altamente pittorici e di creare un’atmosfera irreale, ricca di musicalità, eterea, spirituale, di un mondo incantato.

Ci suggerisce l’idea della lontananza e della vicinanza e diventa strumento essenziale nel rendere la prospettiva di un paesaggio. A causa degli strati atmosferici infatti, gli oggetti lontani appaiono di colore freddo.

Volendo realizzare una composizione utilizzando questo contrasto freddo/caldo si devono eliminare o usare con moderazione, tutti gli altri contrasti; è quindi molto importante utilizzare colori dello stesso valore tonale per non cadere subito nel contrasto chiaro/scuro.

Per approfondire, ho dedicato all’argomento un intero articolo: CONTRASTO FREDDO/CALDO

Nell’immagine qui sotto ho utilizzato verdi sia caldi che freddi dello stesso valore tonale. Le modulazioni freddo/caldo operano una trasformazione magica nel mondo degli oggetti.

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CONTRASTO DI COMPLEMENTARI

I complementari sono due colori opposti nel disco cromatico. Puoi trovare degli approfondimenti in questo articolo: COLORE: I COMPLEMENTARI

Miscelati tra loro neutralizzano la loro forza creando però splendide tonalità neutre di grande qualità pittorica.

Giustapposti, in una composizione si attraggono e raggiungono il loro massimo grado di luminosità. Il massimo effetto di contrasto si ha quando le macchie di colori complementari sono contigue o vicine.

Basando un dipinto sul contrasto di complementari è utile, al fine di unificarli in un complesso omogeneo, fare anche dei colori composti mescolandoli tra loro. La loro funzione mediatrice e di equilibrio rende più riposante l’opera.

Ho realizzato questi pastelli utilizzando appositamente le coppie di complementari. Ogni coppia presenta dei caratteri specifici:

Giallo – viola: massima gradazione chiaro/scuro

Rosso/arancio – blu/verde: massima polarità di caldo/freddo

Rosso – verde: uguale grado di luminosità e lucentezza.

I colori complementari usati in giusti rapporti quantitativi danno effetti di solida staticità conservano inalterata la loro luminosità ed essenza cromatica.

In un quadro è bene mantenere delle zone neutre ove poter integrare ogni colore col suo complementare.

Infine, è possibile creare neutri pieni di colore sovrapponendo ad un colore luminoso il suo complementare con sottili velature, senza coprirlo totalmente.

In conclusione: è utile conoscere queste caratteristiche quando si vogliono usare i colori per creare determinati effetti. Come più volte detto, i colori hanno una loro forza che può essere enfatizzata o ridotta a seconda dei colori contigui o vicini che fanno parte della stessa composizione. Ecco perché, per realizzare qualcosa che incida esteticamente o emotivamente, per creare qualcosa di profondo, che catturi l’attenzione dello spettatore, è bene sapere a priori che colori scegliere e come utilizzarli.

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CONTRASTO DI SIMULTANEITA’

Questo contrasto si produce nell’occhio quando questi cercando il complementare di un colore lo ricrea in zone neutre o, nel caso di colori contigui, li sospinge dando loro l’inflessione del colore complementare. Questo prova quanto il rispetto dei complementari sia indispensabile all’armonia cromatica.

Se al centro di un quadrato di colore puro poniamo un grigio neutro, della stessa gradazione luminosa, questi prenderà l’inflessione del complementare del colore di fondo. Poiché il colore creato non esiste nella realtà ma solo nell’occhio, risulta particolarmente eccitante e comporta un’intesa vibrazione  che cambia sempre di grado.

L’effetto di simultaneità nasce anche tra due colori puri che non siano esattamente complementari: ognuno di essi cerca di spingere l’altro verso il suo complementare dando luogo a nuovi effetti luminosi. Essi acquistano irrequietezza dinamica perdono la loro stabilità ed entrano in un gioco incostante di vibrazioni. Perdono il loro carattere oggettivo per proiettarsi in un piano irreale. Si smaterializzano.

Ecco perché la realtà di un colore non coincide sempre con il suo effetto.

Con opportuni accorgimenti noi possiamo modificare l’effetto di simultaneità:

– rafforzarlo caricando il colore neutro di una leggera inflessione del colore complementare a quello dominante

– ridurlo caricando il colore neutro di una leggera inflessione dello stesso colore puro dominante.

– evitarlo utilizzando i colori tra loro contrastanti in diverse gradazioni luminose in quanto il contrasto chiaro-scuro pregiudica quello simultaneo.

Nel disegno a pastello realizzato per questo tipo di contrasto è evidente come il grigio neutro utilizzato per lo sfondo prenda tonalità calde tendenti al rosa/arancio, influenzato dal blu con inflessioni verdognole del drappo e della teiera.

In conclusione: il contrasto di simultaneità crea effetti eccitanti, dinamici, crea vibrazioni di instabilità proiettando i colori in un piamo irreale. A conoscenza di tutto ciò, sapendo che i colori si smaterializzano, prima di cominciare un lavoro è utile preparare uno schizzo giustapponendo i colori che si intende utilizzare per sperimentarne direttamente gli effetti.

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CONTRASTO DI QUALITA’

Per qualità cromatica si intende il grado di purezza, ossia di saturazione, dei colori. Schiariti o scuriti i colori perdono parte della loro luminosità. Si tratta quindi di un contrasto tra colori puri, intensi, luminosi e altri modificati, spenti, offuscati.

I colori possono essere modificati aggiungendo:

– bianco con il quale si ottengono tonalità più fredde

– nero che però sottrae luminosità

– grigio con il quale si ottengono tonalità neutre, spente. Si prestano facilmente al contrasto di simultaneità.

– il suo complementare con il quale si ottengono delle tonalità neutre molto ricche sotto l’aspetto cromatico, con sfumature particolarmente piacevoli. Se schiariti a loro volta col bianco  danno luogo a preziose sfumature composite.

Questo tipo di contrasto è puramente di relazione: lo stesso colore può apparire luminoso accanto a uno più spento e viceversa.

Per basare una composizione su questo contrasto i colori puri e quelli spenti devono avere lo stesso grado tonale altrimenti non si avverte l’effetto cromatico.

Il carattere della composizione sarà statico e sereno, come il disegno a pastello che ho appositamente realizzato.

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CONTRASTO DI QUANTITA’

Si tratta di un contrasto di proporzioni e nasce dal rapporto quantitativo di due o più colori. È l’opposizione di “molto e poco”, di “grande e piccolo”…

Questo contrasto permette, grazie alla solita percezione equilibrata che l’occhio esige e cerca, di rendere un colore molto luminoso. Un facile esempio lo abbiamo quando il colore trovandosi in minoranza su un campo composto dal suo complementare si accende, diventa vivace e molto più intenso.

Se a questo contrasto sommiamo il contrasto di simultaneità si ottengono effetti cromatici vividi e inconsueti. Questo accade quando ad un colore di maggioranza ne opponiamo un’altro che non sia il suo esatto complementare ma uno contiguo. Questi si altera prendendo l’inflessione complementare al campo di maggioranza.

Il contrasto di quantità ha la capacità di alterare ed esaltare gli effetti dovuti da ogni alto tipo di contrasto. Per questo il calcolo e l’accordo delle reciproche zone di superficie dipinta è altrettanto importante che la scelta dei colori. Forma, dimensioni e sagoma delle macchie devono derivare dal carattere e dall’intensità, non dal disegno. Ad esempio, una macchia gialla entro toni chiari dovrà avere uno sviluppo maggiore di quello che potrebbe avere in rapporto ai toni scuri dove sicuramente appare molto più luminosa.

Nel disegno a pastello qui sotto, ho appositamente creato un contrasto di quantità. Il fiore, sui toni caldi dell’arancio spicca sullo sfondo grigio/azzurro.